Non chiamatele "erbacce"

In passato era facile imbattersi in contadini e viticoltori che maledicevano le “erbacce” perché davano fastidio alle viti, e usavano mezzi e sostanze chimiche per eliminarle. Sotto la vigna si notava la terra nuda, spoglia, perchè si riteneva che così fosse più facile gestire le varie operazioni agronomiche. Oggi è diverso, e si è capito che anche le erbe spontanee hanno la loro funzione, e anzi vanno preservate. Per questo tutti i nostri vigneti sono inerbiti, e le erbe che crescono sono tutte autoctone. Non seminiamo nulla, crescono da sole, le porta il vento. Teniamo l'erba sempre abbastanza alta, per salvaguardare l'habitat di insetti utili: non tranciamo mai, piuttosto facciamo rasature quando serve. Finora l’abbiamo fatto una sola volta.

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Come conservare il vino in casa (1a parte)

Non sempre stappiamo subito la bottiglia di vino appena acquistata. Il più delle volte, anzi, facciamo un po’ di scorta, per avere sempre il vino che ci serve sulla tavola. Compriamo le bottiglie, le mettiamo via e quando ci serve del vino, ne stappiamo una. Però ogni tanto il vino ci delude: ci era piaciuto molto quando l’avevamo assaggiato in cantina, dal produttore, perché adesso non ci piace più? Deve avere qualche problema. Cosa può essere successo?

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Ad ogni vino il suo bicchiere

A volte capita che si assaggia un vino, ci piace, ne compriamo una bottiglia, ma quando la stappiamo a casa ci sembra meno buono di quando l’abbiamo provato la prima volta. Cosa può essere andato storto? Se non ci sono stati incidenti di percorso - di cui parleremo in un altro post -, e la bottiglia non mostra altri problemi (per esempio, non sa di tappo), allora il responsabile del nostro disappunto può essere solo… il bicchiere utilizzato.

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Biodiversità

Una volta il paesaggio agricolo della Valpolicella era diverso. Si coltivava di tutto, perchè le fattorie erano delle realtà agricole quasi autosufficienti: nelle aie razzolavano polli e galline, c’erano conigli e tacchini, nelle stalle si trovavano buoi, mucche, a volte asini e cavalli. Nei campi si coltivavano vigneti, ciliegi, alberi da frutto, cereali: grano e mais per la polenta.

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Come imbottigliare a casa il vino sfuso (seconda parte)

Nel post precedente abbiamo parlato dei vini sfusi che si possono acquistare a Contramalini, spiegando perchè consigliamo di non fare grandi scorte: dai tre ai cinque litri di vino sono sufficienti per avere sempre in tavola un buon prodotto per un ragionevole numero di settimane, a seconda di quante sono le persone che lo bevono durante i pasti. Ciò premesso, vediamo quali sono le regole da seguire per un imbottigliamento eseguito a casa.

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Perchè regalare una magnum conviene

Può capitare di ricevere la partecipazione alle nozze di una persona amica, o di un parente, che però vediamo poco o frequentiamo poco. Se l’invito non prevede la nostra presenza alla festa, ma solo alla cerimonia nuziale, la partecipazione è solo un atto di cortesia, che non obbliga a rispondere con un regalo. Tuttavia, sarebbe poco gentile far finta di nulla e limitarsi ad un semplice biglietto di auguri… Meglio scegliere qualcosa che sicuramente gli sposi apprezzeranno, ma che non andrà a pesare troppo sul portafogli.

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In campagna con la luna

Come si sa, la Pasqua è una festa mobile: ogni anno cade in un giorno diverso, ma non uno qualsiasi. Secondo quanto stabilito al Concilio di Nicea (325 d.C.), Pasqua dev’essere sempre la domenica successiva alla prima luna piena dopo l’equinozio di primavera. Il periodo in cui questo può succedere è limitato, va dal 22 marzo al 25 aprile, perciò quando la festa cade in marzo si dice che si avrà una Pasqua “bassa”.

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Finalmente, la primavera

Oggi, 21 marzo, è ufficialmente il primo giorno di primavera. L’inizio del risveglio della Natura è segnato dall’equinozio di primavera, scoccato ieri, 20 marzo: in quel giorno, anche se pochi ci avranno fatto caso, il numero di ore di luce e di buio è stato lo stesso. Equinozio è una parola latina, e significa proprio questo: notte uguale al giorno.

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