Come conservare il vino in casa (2 parte)
Dopo aver imparato che la cucina o il garage non sono i luoghi migliori per conservare il vino, vediamo quali altre accortezze si possono prendere per permetterci di stappare una delle nostre bottiglie senza che queste ci riservino qualche brutta sorpresa.
Ricordiamo sempre: il vino soffre il caldo. Ha bisogno di restare in un luogo fresco (ma non troppo) e a temperatura costante. Può essere un sottoscala, o la classica cantina. Una volta trovato, teniamo presente che le bottiglie vanno posizionate quanto più possibile vicino al pavimento. E’ la zona più fresca di una stanza, perché l’aria calda tende a salire verso l’alto.
Il vino non ama neanche la luce. Il “gusto di luce”, come lo chiamano i francesi, è un difetto: è una forma di ossidazione che si verifica in un vino messo in una bottiglia trasparente chiara che ha preso troppa luce. Solitamente succede a vini bianchi e rosati, che infatti prendono uno strano color cipolla dorata: se stappati però, odorano di uno spiacevole cavolo cotto. Per evitare ogni problema, meglio assicurarsi che il locale sia al buio. Se questo non è possibile, basterà conservare le bottiglie nei loro cartoni.
Il vino è una specie di spugna: assorbe tutto. Soprattuto gli odori forti. In genere, in cantina si conservano anche i cibi che non possono restare in cucina, come formaggi stagionati o salumi, ma la coabitazione di questi alimenti con le bottiglie del vino non è mai una buona idea. Le bottiglie di vino amano solo la compagnia di se stesse. (2-continua)