Ad ogni vino il suo bicchiere
A volte capita che si assaggia un vino, ci piace, ne compriamo una bottiglia, ma quando la stappiamo a casa ci sembra meno buono di quando l’abbiamo provato la prima volta. Cosa può essere andato storto? Se non ci sono stati incidenti di percorso - di cui parleremo in un altro post -, e la bottiglia non mostra altri problemi (per esempio, non sa di tappo), allora il responsabile del nostro disappunto può essere solo… il bicchiere utilizzato.
Perchè ogni vino - o quasi - vorrebbe un suo bicchiere.
Non è semplice marketing: ogni volta che accostiamo un bicchiere alla bocca, la sua forma influenza l’atto del bere. Bicchieri a forma di piccolo tulipano, con il bevante piuttosto stretto, ci costringono a inclinare la testa in una maniera diversa rispetto a bicchieri più rotondi e panciuti, con il bevante dall’imboccatura larga. Così facendo però, anche il vino entra nella nostra bocca in modo diverso: a volte va a toccare per prime le papille gustative più sensibili alla componente amara, altre volte quelle della componente acida, oppure dolce, e il vino ci sembra subito più amaro o più aspro o più dolce.
Il rimedio è semplicissimo: basta cambiare bicchiere. In casa ci sono sempre bicchieri di forme diverse. Provate a mettere lo stesso vino in più bicchieri, e fate la prova: se trovate quello in cui il vino vi soddisfa di più, anche se probabilmente non è del tipo consigliato dagli esperti, avrete trovato il “suo” bicchiere.
Bere quel vino sarà così un’esperienza ancora più personale - e di soddisfazione.