E’ iniziato Marzo, e secondo il calendario la primavera dovrebbe essere alle porte. Ma a guardare i nostri vigneti non si direbbe. Le viti sono ancora completamente ferme - dormienti.
Read MoreDopo aver visto perchè si pota e con quali strumenti, vediamo un altro aspetto importante: l’epoca. Quando è meglio potare la vite?
Read MoreCome abbiamo visto in un post precedente, potare è una delle operazioni cruciali per ottenere alla fine un vino di alta qualità. Perchè la potatura sia efficace però, è necessario saperla svolgere a regola d’arte e nel momento dell’anno più corretto.
Read MoreTra i primi lavori da fare quando inizia un nuovo anno c’è la potatura. Gli obiettivi di questa operazione sono principalmente contenere l’ampiezza della pianta e mantenere la forma di allevamento scelta. In questo modo si facilita l’ingresso della luce necessario per la maturazione dei grappoli, e tutte le pratiche agronomiche (sfogliature, trattamenti, la stessa vendemmia…) che si fanno nel corso dell’anno.
Read MoreCome abbiamo già raccontato, in questi giorni stiamo potando e legando tutte le nostre vigne. Per legarle usiamo i stropej, i rametti di salice, flessibili e biodegradabili al 100%, e quando potiamo lasciamo i sarmenti a terra.
Read MoreC’è un proverbio che dice “fammi povera e ti farò ricco”. A parlare è la pianta della vite, che consiglia al viticoltore di alleggerirla un po’ con la potatura. L’obiettivo è quello di garantire la qualità dei nuovi grappoli in termini di dimensione, colore e sapore, come dimostra la seguente leggenda contadina.
Read MoreBentornata, primavera! E’ tempo di pensare al prossimo raccolto. In questi giorni abbiamo terminato le potature dei nostri vigneti (tutti a pergola) e con esse anche l’operazione di legatura. In passato, quando era autunno avanzato i contadini raccoglievano gli stropari, i rami rossi dei salici che crescevano lungo fossi e corsi d’acqua: i rametti più sottili (stropeini) venivano utilizzati per legare i tralci della vite ai fili di ferro, mentre la stropa, cioè il corpo centrale del ramo, più grosso e flessibile, veniva utilizzata per legare il fusto. La vite infatti è una pianta rampicante, e se non viene addomesticata cresce storta. Legare le viti permette anche di dare ai tralci una certa direzione, assicurando alle piante una distribuzione omogenea della linfa, in direzione di tutti i germogli.
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