L'epoca di potatura
Dopo aver visto perchè si pota e con quali strumenti, vediamo un altro aspetto importante: l’epoca. Quando è meglio potare la vite?
Sarebbe bene farlo il più tardi possibile o, detta in altre parole, il più a ridosso possibile del momento del risveglio della vite stessa. In passato, i nostri nonni non iniziavano a potare prima del 14 febbraio, giorno di S.Valentino, perché volevano che la ferita provocata dal taglio rimanesse scoperta il meno possibile ma venisse presto “protetta” dal pianto della vite - quel richiamo di linfa lungo i tralci che si verifica quando ricomincia la stagione vegetativa ( di solito a cavallo del periodo di Pasqua, nelle nostre zone).
Il fenomeno del pianto si manifesta con le gocce che si vedono proprio sui tralci tagliati, e costituisce una barriera naturale sulla “ferita” della potatura, che protegge la pianta.
Se invece si pota troppo presto - qualcuno negli ultimi anni lo fa addirittura prima di Natale - la “ferita” resterà senza difese naturali per settimane, e la vite rischia di prendersi qualche infezione o qualche malattia. Se ci pensate, è un po’ quello che succede anche a noi umani: se ci tagliamo, e non proteggiamo il taglio con un cerotto in attesa che si rimargini, c’è il rischio che la ferita si infetti. Per questo anche il momento di inizio della potatura va valutato con molta attenzione (3-fine).