Acqua nel vino

(Foto: Pixabay)

Nei tempi antichi, in Grecia e in alcune culture mediorientali, era considerato un gesto di ospitalità versare ai propri ospiti un bicchiere di vino allungato con acqua.

Ai nostri giorni, la proposta avanzata in sede europea di mettere l’acqua nel vino viene giustificata dalla necessità di abbassare il grado alcolico dei vini stessi, che negli ultimi anni è diventato sempre più alto. In Europa però molti Paesi vietano di  mettere acqua nel vino, non solo perchè può alterare la qualità del prodotto finale, ma anche perchè è ritenuto un modo per manipolare il mercato, inducendo i consumatori a pagare prezzi più alti per un prodotto di qualità inferiore.

Nel resto del mondo le cose sono diverse: Paesi come USA, Canada e Australia consentono questa pratica in determinate situazioni. In questi paesi, la legge stabilisce un limite massimo alla quantità di acqua che può essere aggiunta al vino e impone anche regole rigorose sulla qualità dell'acqua utilizzata. Nel prossimo post vedremo come viene eseguita questa pratica di mettere acqua nel vino. (1- continua)