La leggenda della potatura

C’è un proverbio che dice “fammi povera e ti farò ricco”. A parlare è la pianta della vite, che consiglia al viticoltore di alleggerirla un po’ con la potatura. L’obiettivo è quello di garantire la qualità dei nuovi grappoli in termini di dimensione, colore e sapore, come dimostra la seguente leggenda contadina.

C’era una volta un contadino che possedeva un asinello e un piccolo vigneto. Un giorno l’asino uscì dalla sua stalla per andare a bere alla fontana, e dopo aver bevuto si guardò in giro: era vicino alla vigna che tendeva i primi tralci. L’asino iniziò a rosicchiarli e mangiarli, finché il suo padrone che ero uscito a cercarlo non lo trovò, e lo cacciò via. Troppo tardi, quelle piante di vite avevano avuto un bel danno. Il contadino era disperato, temeva che le viti sarebbero morte. Fu perciò con sua grande sorpresa che, tempo dopo, notò come quelle viti avevano prodotto dei grappoli perfino più belli e rigogliosi degli altri. E capì che il suo asinello, in realtà, gli aveva fatto un favore. 

Per questo è importante potare con attenzione le viti ogni anno. In queste foto si possono vedere le viti di sangiovese piantate nel 2019 nei vigneti di Balconi di Pescantina prima e dopo la potatura, e la tradizionale legatura dei tralci con rametto di salice.