Legare le viti con i stropei (1 parte)

Una fascina di stropei

Oggi sono diventati quasi introvabili, ma una volta stropei e strope erano i legacci più usati. Si tratta dei rametti dello stroparo, il salice selvatico, un albero che cresce lungo i progni (fossi). In passato veniva capitozzato in queste settimane, e da questa operazione si ricavavano i legacci che servivano per legare qualsiasi cosa: nel vigneto si usavano i più grossi, le strope, per legare le vigne ai pali, e i più sotti, i stropei, per fissare i tralci ai fili.

Oggi legare le viti con questi laccetti di salice è diventato raro e soprattutto costoso, perchè i stropei non si trovano più facilmente come una volta, bisogna ordinarli con largo anticipo. Inoltre per usarli occorre una certa manualità, che non tutti possiedono: ecco perchè la maggior parte dei viticoltori preferisce usare i laccetti di plastica e una macchinetta apposta per legare le viti.

Noi a Contramalini però continuiamo a utilizzare i stropei, in tutti i nostri vigneti.

Nel prossimo post vi spieghiamo perchè.