Per legare le viti, i nostri nonni utilizzavano i stropei, i laccetti del salice selvatico, perchè a quel tempo non c’erano altri materiali adatti. Oggi invece molti produttori trovano molto più facile ed economico usare laccetti in plastica per fare questa operazione. I più coscienziosi, quando li tolgono, li raccolgono e li smaltiscono a parte, ma molti purtroppo li lasciano per terra, perchè tagliarli dopo un anno non è sempre facile, e spesso per toglierli completamente occorre farli a pezzetti.
Read MoreOggi sono diventati quasi introvabili, ma una volta stropei e strope erano i legacci più usati. Si tratta dei rametti dello stroparo, il salice selvatico, un albero che cresce lungo i progni (fossi). In passato veniva capitozzato in queste settimane, e da questa operazione si ricavavano i legacci che servivano per legare qualsiasi cosa: nel vigneto si usavano i più grossi, le strope, per legare le vigne ai pali, e i più sotti, i stropei, per fissare i tralci ai fili.
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