L'alfabeto della vendemmia - 1
Abbiamo pensato ad una piccola rassegna di alcune della parole che caratterizzano i giorni della vendemmia, una per ogni lettera dell’alfabeto. Forse non riusciremo a coprire tutte le lettere, ma crediamo di aver messo le parole più importanti. Se per caso ne abbiamo dimenticata qualcuna, suggeritela voi.
A come appassimento. E’ la tecnica che ha reso famosi i vini della Valpolicella: è come una seconda maturazione che avviene in un locale apposito, il fruttaio, dove portiamo le uve appena staccate dal grappolo. E lì le lasciamo, per almeno 100-120 giorni.
B come biodiversità . L’originalità di un vino è il risultato di tanti elementi, uno dei quali è la biodiversità, una ricchezza da preservare.
C come cassette. Sono il contenitore principale dei grappoli di una vendemmia manuale: quelle usate per le uve da mettere in appassimento sono abbastanza piccole e poco profonde, e possono contenere pochi chili di uva alla volta, ben distesa.
D come durata: come il giorno d’inizio della vendemmia, così quello che segna la fine della raccolta cambia ogni volta, perchè ogni annata è diversa. Un tempo in Valpolicella s’iniziava a vendemmiare verso ottobre, perchè le nostre sono uve che maturano più tardi, ma negli ultimi anni il cambiamento climatico ci ha costretti più volte a fare delle vendemmie anticipate.
E come escursione termica. In estate la differenza di temperatura tra giorno e notte è fondamentale perchè le uve sintetizzino quelle sostanze che regalano ai vini i profumi che ci piacciono tanto. In collina è più facile avvertire la differenza di temperatura tra le ore di buio e quelle di luce, per questo i vini di collina hanno sempre una marcia in più .
F come fruttaio. E’ il locale dove appassiscono le uve. Dev’essere ben asciutto, pulito, in una posizione elevata, e dotato di grandi finestre da aprire e chiudere per far circolare bene l’aria, garantendo alle uve un appassimento lento, regolare e salubre. (1-continua)