14 febbraio: S.Valentino, festa di chi si vuole bene. Secondo la tradizione, il vescovo martire Valentino, nato a Terni nel 176 d.C, è considerato il patrono degli innamorati perchè fu il primo a celebrare il matrimonio tra un legionario romano e una donna cristiana. Da molti secoli perciò questa giornata è dedicata alle coppie di fidanzati e non solo, e ormai da settimane negozi, locali e ristoranti richiamano l’attenzione sull’importanza di festeggiare nel modo migliore questa data.
Read MoreGià da alcune settimane sugli scaffali di negozi e supermercati sono comparsi i tipici dolci della tradizioni natalizia: pandori e panettoni di ogni tipo, croccanti, torroni, cioccolate ecc. Del resto, in questi giorni le persone tireranno fuori gli alberi Natale, e tra palline e festoni qualche dolcetto o sacchetto di monete di cioccolato non manca mai, se in casa ci sono dei bambini.
Read MoreIn questo periodo è abbastanza facile (per chi ha pratica) distinguere una varietà di uva dall’altra: la pianta della vite è al suo massimo, ci sono sia le foglie che i grappoli. Questi ultimi però durano poco: proprio in questi giorni, abbiamo iniziato a vendemmiarli. Restano, per qualche settimana ancora, le foglie.
La Rondinella è un’altra varietà tradizionale della Valpolicella, che ha sempre fatto parte dell’uvaggio dei nostri vini. In passato era molto apprezzata perchè la sua uva è molto zuccherina, quindi è ideale per la produzione del Recioto.
Read MoreCome abbiamo spiegato nel post precedente, era abbastanza facile “sbagliare” a fare un Recioto: bastava dimenticare di interrompere la fermentazione e quasi tutti gli zuccheri dell’uva appassita venivano consumati dai lieviti, che alla fine lasciavano il vino del tutto secco, o quasi. Qualcosa del genere dev’essere successo un giorno a Adelino Lucchese, cantiniere della Cantina sociale di Negrar, che si dimenticò di travasare una botticella di Recioto. Quando se ne accorse, provò a rimediare, ma ormai il danno era fatto: il vino era diventato di un bel rosso brillante, ed era completamente secco. Gaetano Dall’Ora, direttore della Cantina, fu subito avvisato del problema e volle assaggiare quel disastro: ma non fu deluso, anzi.
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