Ad ogni terreno la sua uva...
Da sempre la Valpolicella è considerata una terra di vini rossi. Questo fatto riguarda principalmente le caratteristiche dei suoi terreni.
Anche se i suoli in Valpolicella sono molto diversi tra loro, le loro caratteristiche chimiche sembrano renderli particolarmente adatti soprattutto alla coltivazione di uve rosse. Dove il suolo è in prevalenza calcareo infatti, vengono piantate varietà rosse: viceversa, in altre aree del Veronese dove il terreno è più argilloso, si piantano varietà bianche. Le uve rosse crescono meglio su terreni calcarei, poiché sono suoli più alcalini, e in quanto tali favoriscono la produzione di uve con un livello di acidità abbastanza elevato. Inoltre forniscono alle piante minerali come il magnesio e potassio, necessari per crescere e per assicurare una buona qualità ai grappoli. Anche la marna aumenta l’acidità dell’uva: in Valpolicella è piuttosto diffusa, così come è facile trovarla in tutte le zone viticole più pregiate.
Le uve bianche invece crescono meglio su terreni argillosi, poiché il suolo acido fornisce loro le sostanze nutritive di cui hanno bisogno, come il boro e il fosfato. I terreni argillosi presentano una grana molto fine, e trattengono bene l’acqua, ma sono difficili da lavorare.
Nel prossimo post spiegheremo come la differenza di suolo ha effetto anche sul sapore dei vini finali.
(1-continua)