Palloncini bianchi e fiori gialli
In questi giorni di primavera, camminare nei prati fa bene allo spirito e alla salute, e ci permette di godere dei molti tesori poco conosciuti che la Natura ci offre. Uno di questi è il tarassaco.
Il suo nome ufficiale è Tarassaco Officinale: si tratta di un bel fiore giallo presente in tutta Italia e quindi conosciuto con molti nomi. Noi veronesi lo chiamiamo pissacan, altri lo chiamano dente di leone, piscialetto, soffione… Cresce spontaneo un po’ ovunque nei prati, e tra i filari di vite. Quando matura, si trasforma in un delicato palloncino bianco dall’aspetto piumoso: un ponpon che altro non è che l’insieme dei suoi semini. Ciascuno di essi è appeso ad una specie di piccolo paracadute: basta un soffio di vento e volano tutti via, per poi ricadere a terra e dar vita, alla primavera successiva, ad una nuova piantina. Uno dei divertimenti dei bambini - ma anche di molti adulti! - è proprio quello di raccogliere questi palloncini bianchi e soffiarli via, esprimendo un desiderio. Secondo la medicina popolare, il tarassaco è una pianta con effetti diuretici, come dimostrano i suoi nomi, ricca anche di principi antinfiammatori, digestivi e depurativi. E’ insomma una pianta amica, e può essere utilizzata anche in cucina, per esempio raccogliendo le sue foglie per consumarle in insalata. Il momento migliore per raccoglierle è quando le piantine non sono ancora fiorite, perchè in quel momento i principi attivi in esse contenuti sono al massimo. Come tutti i cibi più o meno depurativi, anche il tarassaco ha un sapore leggermente amarognolo, perciò può essere usato come ingrediente in torte salate e frittate, oppure saltato in padella con uno spicchio d’aglio e olio, o cotto a vapore e condito a crudo con limone e un filo di olio extravergine. Anche i fiori si possono utilizzare, per fare un magnifico sciroppo che sarà d’aiuto nel prossimo inverno contro malanni di stagione, come raffreddori e mal di gola. Volete la ricetta? Ve la regaliamo noi, scaricatela qui!.