Il Corvinone
Per molti anni, il Corvinone non fu riconosciuto come una varietà d’uva a se stante. Si pensava che fosse una mutazione della Corvina. Ci vollero studi più approfonditi sul suo DNA per capire che, invece, si trattava di un’uva diversa, sebbene probabilmente imparentata con la Corvina stessa.
Negli ultimi anni il Corvinone ha acquistato sempre più spazio e importanza in Valpolicella. E’ un’uva vigorosa, che matura tardi, i suoi grappoli sono spargoli e hanno una buccia robusta, tutte caratteristiche che lo rendono ideale per l’appassimento. La sua produttività è abbastanza costante, ma è molto sensibile alla peronospora; a differenza della Corvina però, non soffre molto la siccità, sebbene può andare soggetta a scottature degli acini se questi restano esposti al sole diretto. I terreni dove cresce meglio sono quelli collinari e ventilati. L’origine del suo nome è probabilmente la stessa di quello della Corvina, e deriva dal colore scuro dei suoi acini, che appaiono “neri” come le piume di un corvo. Un’altra ipotesi però fa riferimento alla corba, la cesta con cui veniva trasportata l'uva. Come uva fa parte dell’uvaggio di tutti i vini Valpolicella ed è presente anche nel Bardolino. A differenza della Corvina però, in genere non viene usato in purezza, ma sempre insieme alle altre varietà locali della Valpolicella, perchè al vino regala profumi e gusti speziati che completano bene il ricco bouquet di sentori fruttati e floreali dei nostri vini rossi.