Le ciliegie della Valpolicella

Marasche

Marasche

Se maggio è tradizionalmente il mese delle fragole, giugno è quello delle ciliegie. La Valpolicella è una terra ricca di ciliegi, soprattutto sulle colline: del resto Verona è la prima provincia veneta per la produzione di questo frutto che piace a tutti, grandi e piccoli.

Secondo gli studiosi, alberi di ciliegi erano coltivati in Valpolicella già in epoca paleo-veneta. Quando iniziò a diffondersi la viticoltura, i ciliegi erano i sostegni vivi più diffusi. Il loro legno era anche utilizzato per la fabbricazione di botti per il vino, un uso che ai nostri giorni è molto meno diffuso, ma non scomparso. Oggi la popolazione di ciliegi si è ridotta molto, perchè il reddito assicurato dalle vigne è molto più alto di quello delle ciliegie e ad un certo punto si è preferito rinunciare ai ciliegi per far posto alle vigne, soprattutto nelle zone più pianeggianti. Nella nostra Provincia esistono circa diverse varietà di ciliegie, ma la più famosa è sicuramente la Mora (o Durona) di Verona: una bella ciliegia tonda, con una buccia dal vivace colore rosso scuro brillante e lucido, e una polpa succosa. La cosa più importante per noi però è che la ciliegia è anche il sentore più caratteristico dei vini della Valpolicella. Nel Valpolicella giovane si sente spesso la marasca, una ciliegia fresca, più piccola e molto asprigna (perchè ricca di vitamina C), nel Valpolicella Superiore e nel Ripasso la ciliegia di Verona, bella matura, e nell’Amarone e nel Recioto la ciliegia sotto spirito o avvolta di cacao amaro come in un cioccolatino. E se non credete, fate la prova: assaggiate uno dei nostri vini.