Ad ogni erba il suo terreno

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Gli antichi hanno sempre pensato che la Natura fosse una specie di libro: per capirla, per conoscerla, gli uomini dovevano imparare a leggerlo. Nei secoli qualche progresso in questo senso è stato fatto, ma resta ancora tantissimo da scoprire. Oggi vogliamo insegnarvi qualcosa di molto semplice: la “lettura” di alcune erbe spontanee. Così la prossima volta che farete una passeggiata in campagna potrete divertirvi a indovinare su quale tipo di terreno state camminando.

Come ogni essere vegetale, anche le erbe e i fiori hanno le loro preferenze in fatto di suoli e microclimi. Tutti sappiamo che certe erbe e certi fiori si trovano solo in alcuni ambienti e non in altri. Perciò, la presenza di determinate erbe o fiori anche nei vigneti spesso sono un segno della tipologia di suolo di quel posto.

Il fiorellino bianco del convolvolo per esempio è molto diffuso, ma preferisce i terreni caldi, asciutti e sciolti.

Anche il giallo tarassaco si trova un po’ ovunque, a patto però che il terreno sia fertile, di tipo limoso e profondo.

C’è poi un fiore che sembra camomilla ma non lo è (basta annusarlo): è la Cespica annua, un’essenza che cresce su terreni sciolti e sabbiosi.

Infine, laddove il terreno è soleggiato, fertile, alcalino e argilloso è facile trovare la lattuga selvatica.