La regola dei tre 10
Temperatura minima di almeno 10°C, pioggia di 10 mm in uno o due giorni, germogli di 10 cm presenti sulla pianta. E’ la famosa regola contadina dei “tre 10”, che indica le condizioni di rischio che potrebbero portare ad attacchi di peronospora. Per impedire questi ed anche eventuali attacchi di oidio, in questi giorni abbiamo iniziato a fare qualche trattamento con rame e zolfo. Allo stesso tempo, dato che le giornate si allungano e nel vigneto le piante sono sempre più attive, dopo la legatura dei tralci abbiamo fatto la scacchiatura e la spollonatura. Sono due operazioni che si tengono in genere nella prima metà di maggio, e sono abbastanza simili, perché entrambe servono a togliere qualcosa che è considerato in eccesso. Con la scacchiatura infatti si eliminano i cacchi, cioè i germogli in più presenti sui tralci di un anno, in modo da favorire lo sviluppo dei getti che portano frutto. Meno uva, più qualità. Segue poi la spollonatura: l’eliminazione di germogli che crescono sul fusto fino a 50 cm dal terreno.
Entrambe queste operazioni richiedono molte ore di lavoro, ma sono anche molto importanti, e noi le eseguiamo a mano. Alle nostre viti togliamo il secondo germoglio. Bisogna saper agire al momento giusto: la spollonatura non va fatta troppo presto, perchè si deve poter intervenire su un maggiore numero di germogli, e allo stesso tempo non va fatta troppo tardi, perché i germogli risulterebbero più legnosi e quindi difficili da eliminare. Un bel vigneto, sano, capace di dare uva di grande qualità, è una questione di equilibrio. E anche di tempismo.