Sul Monte Castelon

Una veduta dalla terrazza di S.Maria Valverde (Monte Castelon)

Una veduta dalla terrazza di S.Maria Valverde (Monte Castelon)

La Valpolicella è una zona così bella che l’uomo ha scelto di abitarla fin dai tempi della preistoria, come dimostrano i ritrovamenti archeologici che ogni tanto saltano fuori. Il più recente in ordine di tempo sono stati i pavimenti a mosaico di una villa romana, scoperti sotto un vigneto, nel Comune di Negrar. L’area finora più importante, però, si trova nel nostro Comune di Marano, ed è il Monte Castelon, una collina che sovrasta la nostra valle e dove un tempo si ergeva un castello. Qui, negli anni, sono stati ritrovati numerosi manufatti, appartenenti a età diverse, (dall’Età del Bronzo in poi). Per questo gli studiosi pensano che su questa collina si trovasse un villaggio protostorico, i cui resti però sono andati distrutti quando, nel Medioevo, venne costruito il castello. Questo luogo è conosciuto anche con altri nomi: S.Maria di Minerbe e S.Maria Valverde. Quest’ultimo si riferisce alla chiesetta, anzi, al piccolo santuario che si trova sempre in cima alla collina, mentre il primo è il nome più antico, Minerbe, e si riferisce alla dea Minerva, alla quale, a quanto pare, era dedicato un tempio che sorgeva proprio in questo luogo. I suoi resti furono scoperti nella prima metà dell’800, e ancora non si è finito di scavare per riportare alla luce tutti i tesori del passato che questa zona può custodire. Nel frattempo però si possono approfondire queste scoperte: ogni sabato, domenica e giorni festivi l’area archeologica è aperta ai visitatori dalle 15 alle 19 grazie alla presenza dei volontari del CTG Valpolicella Genius Loci.

Arrampicarsi fino in cima al Monte Castelon è una passeggiata poco impegnativa, che tutti possono fare: la vista che si gode sulla Valpolicella da lassù è straordinaria, e ripaga di ogni (piccola) fatica.