La zucca ripiena. Di vino.

Lunghe o rotonde, le zucche sono un altro protagonista di questa stagione. Con il loro bel colore arancione acceso - o verde scuro, o arancione pallido a seconda della varietà - si notano un po’ ovunque. Alcune sono semplicemente ornamentali, la maggior parte finisce in tavola, e qualcuna viene intagliata per quella festa d’origine americana che ormai da qualche anno viene ricordata anche da noi: Halloween. La popolazione celtica usava ricordare i propri defunti in questo periodo dell’anno (che chiamavano “la stagione morta”), a cavallo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. Quando nel 1600 i coloni britannici si trasferirono nel Nuovo Mondo, questa tradizione iniziò a diffondersi un po’ ovunque. I Celti - e poi i britannici - usavano però intagliare rape per inserire all’interno una candela: furono gli americani che, non avendo rape nel loro paese, le sostituirono con le zucche. Ma  sapete che l’usanza di intagliare zucche e per illuminarle dall’interno è anche un’antichissima tradizione veneta? Nel nostra regione le zucche illuminate da una candela o da un lumino posti all’interno si chiamano lumasse (lumicini): qualcuno però preferisce usare la zucca in un altro modo, cioè svuotata e …ripiena di vino. Così i defunti che cercano la strada di casa hanno sempre di che ristorarsi. E noi, con la polpa della zucca facciamo tanti buoni risotti, che accompagnamo con il nostro Valpolicella Classico o con  El Rossjn.