Gnocchi a Carnevale

il Papà del Gnoco in sfilata a Domegliara durante il “Gran Carnealon de Domeiara”

Il Carnevale è una festa antichissima, celebrata in tutta Italia, ma quello di Verona è considerato uno dei più antichi in Europa, e la sua maschera principale, il Papà del Gnoco, in assoluto la più vecchia d’Italia, perchè risale al 1531. Le origini del Carnevale veronese non sono chiare.

Una delle ipotesi dice che tutto iniziò dal venerdì gnocolaro: un giorno all’anno, i Rettori di Verona organizzavano una distribuzione di pane e gnocchi per tutta la popolazione. Più tardi, questa usanza venne rilanciata dal podestà Gian Girolamo Orti Manara insieme ad una sfilata incentrata sul consumo di questo piatto. Da allora, l’ultimo venerdì prima della Quaresima è per tutti il “Vénardi Gnocolar”, il giorno degli gnocchi, che tutte le famiglie e i ristoranti di Verona e provincia portano in tavola, oltre che della grande sfilata del Bacanal del Gnoco. Gli gnocchi che mangiamo oggi però non sono gli stessi delle origini: nel ‘500 la patata non era ancora arrivata in Italia, e così il pomodoro che usiamo per condirli. Perciò gli gnocchi dei primi tempi erano molto simili a quelli di malga, fatti solo con la farina e conditi con tanto formaggio e burro fuso. Oggi siamo fortunati, gli ingredienti non ci mancano e possiamo decidere come farli e come condirli. Se vi piacciono gli gnocchi di malga, il vino che si può abbinare è il nostro El Rossjn: un rosso giovane e fresco con una leggera acidità che pulisce la bocca. Se invece preferite gli  gnocchi di patate con il pomodoro, può andar bene anche il Valpolicella Classico Superiore.