Abbinamenti salati
Gli spiedini di carne sono un piatto in genere molto apprezzato da chi ama la carne. La loro origine, probabilmente, risale nientemeno che alla preistoria: del resto, l’unico modo per cuocere la carne, quando ancora non esistevano pentole o padelle, era proprio quella di ridurla in piccoli pezzi da infilare su un rametto appuntito che poi veniva posto il più possibile vicino al fuoco (ma non a contatto diretto per non bruciare tutto) per arrostirlo.
Più tardi, questa tecnica di rosolatura fu perfezionata dai popoli orientali, e da lì si sparse ovunque, fino ad arrivare in Grecia e quindi in Magna Grecia, l’attuale Sicilia. Anche i Romani la impararono, e per arrostire i loro spiedini usarono dei lunghi ferri appuntiti o delle lance. In seguito, in epoca medievale, nelle cucine dei castelli o dei palazzi dei più ricchi si utilizzarono anche alcuni lunghi ferri appuntiti, chiamati speti - da cui deriva la parola spiedi - che avevano lunghezze diverse, in base al numero di pezzi di carne che dovevano essere infilati. Questo modo di cuocere la carne è rimasto una tradizione soprattutto del Nord Italia: in Lombardia per esempio, lo spiedo bresciano è un piatto tipico di Brescia. Questa tecnica però non è limitata alla carne: chi preferisce uno spiedo di verdure, può scegliere di rosolare pezzi di patate, peperoni, zucchine… Noi abbiamo scelto della carne mista, da accompagnare ad un contorno di peperoni. E lo abbiamo abbinato ad un passito rosso secco strutturato e profumato: il nostro Raasol.